Trasta, piccolo borgo nascosto ed arroccato su due colline quella di Trasta appunto e quella di Murta; zona operaia e contadina, con un passato non banale di resistenza. E' proprio tra queste colline, in locaità "Ciambrini" ebbero luogo i primi incontri fra Raffaele Pieragostini, Giacomo Buranello, Germano Jori, Angelo Scala e Balilla Grillotti. Da questa vallata nascono le prime formazionipartigiane. Qui la solidarietà verso i "Ribelli" è totale ognuno collabora a modo suo, i giovani militano nei G.A.P, le donne e persino i bambini fanno da staffette portando armi e cibo nelle borse della spesa,(.. il loro coraggio si manifesta anche nel momento in cui i "Barabini" sono fatti oggetto di un rastrellamento  portando all'arresto numerosi residenti: le donne del quartiere circondano il camion dei " briganti neri" e protestano apertamente..), alcune famiglie nasconodono in casa materiale propagandistico.

Con questo clima alcuni luoghi finiscono con l'avere una peculiare ed importante funzione nel contrastare il nemico:

La Croce Azzurra, base-rifugio di partigiani, gappisti e sappisti; grazie all'opera del suo  infermiere-custode riusciva a far passare i rifugiati per ricoverati salvando così innumereli vite.

Il Bar Sport, era uno dei ritrovi dei partigiani l'allora proprietario svariate volte li ha nascosti facendoli salire dalla scala sul retro che portava nel suo appartamento.

Il Casello della Ferrovia, divenne un centro di assistenza. Pirc, il casellante, con la sua famiglia si davano un gran da fare; la moglie preparava minestroni per tutti, Pirc nascondeva le armi sotto la cabina che ospitava i manovali nelle soste dal lavoro e le figlie di li a poco entrarono a far parte della resistenza.

I racconti di Leandro Pastorino- "Percorsi Resistenti in Valpolcevera" di Fausto Brizi ed Ennio Cirnigliaro- "Ribelli" di Annamaria Fasio e Valerio Parodi.